Anche il bagno richiede la sua dignità

Big Damn Table Seishiro/Subaru, 005. Esteriorità

Subaru non voleva provocare quella reazione: semplicemente, Seishiro-chan era un bambino di cinque anni e quindi considerava normale una cosa del genere.

– Io  non ci entro – disse il bimbo, le braccia incrociate sul petto e lo sguardo torvo.

Lo sciamano tentò di non ridere nel vedere quell’espressione così furiosa sul viso di un pargoletto, per giunta incartato in un asciugamano così lungo che formava un bello strascico ai suoi piedi – Avanti, Seishiro-chan, così prendi freddo!

– Prima leva quella roba.

Con un sospiro afflitto, Subaru estrasse dalla vasca piena di schiuma la barchetta, il pesciolino rosso, il piccolo sub blu, il polipetto arancione, le stelline galleggianti… – Ecco, adesso va bene?

– Mhf – commentò il bimbo, accettando di lasciarsi svolgere dall’asciugamano e infilare nell’acqua calda; il ragazzo lo guardò osservare con aria di sufficienza la schiuma, ma poi, con aria di rassegnata accettazione, si accoccolò nella vasca prendendo a sfregarsi le braccia con la spugna a forma di riccio.

– Torno subito, Seishiro-chan, vado a spegnere il forno – disse il ragazzo, preoccupato che il suo tentativo di cena-fatta-in-casa finisse carbonizzato – tanto per fare una cosa nuova.

Al suo ritorno sbirciò nella porta del bagno e vide Seishiro-chan osservare con disprezzo la paperella gialla che era sfuggita al raid nascondendosi sotto la schiuma.

Ora la lancia, pensò con un sospiro.

Invece, dopo qualche istante di esitazione, il bambino sorrise e prese a farla veleggiare sull’acqua, poi sotto le montagne di schiuma, sopra di esse, sfiorandole appena, sul bordo della vasca… Ad un tratto poté giurare di aver sentito persino un qua-qua che accompagnava il peregrinare della paperella qua e là.

Non ci posso credere, pensò Subaru, sconvolto e deliziato al contempo; mosse appena la porta e, di colpo, il giocattolo venne fatto sparire sotto una montagna di schiuma – Tutto bene? – chiese.

– Certo – rispose il bambino, tutto compito.

– Allora posso tornare un attimo in cucina.

Fece due passi nel corridoio e poi non resistette e si affacciò di nuovo dalla porta del bagno: accompagnata da altriqua-qua, la paperella gialla aveva ripreso a navigare nella vasca, sotto lo sguardo estatico di Seishiro-chan.


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