Long Way Home ~ Capitolo 9: Un imprevisto

Mezza Tabella Maledetta TRC Seishiro, 11. Carta

Ma Yuuko Ichihara non era tipo da gradire di venir messa in secondo piano: con un ghigno adorabile, da prode donna d’affari, ricordò a Seishiro, la sera del sesto giorno trascorso improduttivamente nella biblioteca, del loro accordo.

– Non ho chiesto nulla di particolarmente complicato, in fondo – aveva detto, con un broncio che a Seishiro ricordò spaventosamente quello di sua madre quando faceva i capricci – Vorrei solo un libricino… E tu non lo cerchi neppure, Seishiro! Questa tua indifferenza mi ferisce!

– Cosa ne sai, che non lo cerco? – rispose lui, piccato.

Lei ghignò, allargando la sua seducente bocca scarlatta in un sorriso malizioso – Perché, di colpo, non ti pesa più perdere il tuo tempo in questa landa abbandonata dalla civiltà…

– Troverò quel dannato libro! – sbottò lui, perdendo per la prima volta la calma.

– Attento, Seishiro, la fretta è cattiva consigliera…

Ma la comunicazione si interruppe, perché il ragazzo aveva soffocato lo specchio che usava come strumento di comunicazione con una giacca.

 

~*~

 

In effetti, non c’era motivo di continuare a perdere tempo in quel posto, no? D’accordo, quel ragazzo era una compagnia piacevole, ma non era certo sufficiente a tenerlo inchiodato lì!

Beh, ci era riuscito per una settimana, in effetti, ma questo non cambiava lo stato delle cose: lui non era tipo da affezionarsi troppo alla gente, tantomeno a quella conosciuta per caso e che non gli era di alcuna utilità; forte di questi pensieri, armato del suo mantello, Seishiro si alzò di buon’ora per arrivare alla residenza del conte, determinato a stanare il dannato volume e ad abbandonare quel deserto di neve. Oh!

Questi coraggiosi pensieri vacillarono un pelino davanti alla vista della sala vuota, ma si disse che aveva cose più importanti da fare, che farsi domande sul ritardo di Subaru: doveva trovare il libro, e ci sarebbe voluto parecchio tempo, vista la mole di volumi che foderava le pareti della grande biblioteca. Con un sospiro rassegnato si issò su una delle scalette ed iniziò ad ispezionare l’ultima fila del primo scaffale, determinato, stavolta, a non farsi distrarre da nulla; credette di aver vinto il fascino dei libri con la sua indomita decisione, ma si accorse presto che il motivo di tanta incuria era più che altro dovuto all’attenzione che prestava ai rumori del corridoio.

Idiozie: non aveva tempo da perdere in questa maniera!

Si rimise all’opera, scorrendo rapidamente i dorsi dei volumi, inclinando la testa al punto che gli venne il torcicollo: si massaggiò la nuca e poi riprese la ricerca, quando dei passi rapidi nel corridoio destarono la sua attenzione. Il portone si aprì e la figura intabarrata di Subaru scivolò tra le ante, sbirciando la stanza: da lassù poté seguire, non visto, come, dopo una rapida ispezione alla sala, le spalle del ragazzo si incurvarono appena davanti alla consapevolezza di essere solo.

– Subaru-kun? – chiamò, divertito – Sono quassù!

C’era qualcosa di estremamente bello nel vederlo sollevare lo sguardo e sorridere: una sensazione strana, calda, quasi soffocante, come la vampata del fuoco in un camino, che lo infastidì per un istante.

– Buongiorno, Seishiro-san. Cerchi qualcosa in particolare?

– Un libro per una mia… conoscente.

– Posso aiutarti in qualche modo?

– No, nessun problema.

– Oh… va-va bene.

Recuperato un libro, il ragazzo andò a sedersi in fondo alla sala, nella solita poltrona, ed aprì il volume; ogni tanto, Subaru alzava lo sguardo e gettava un’occhiata a Seshiro e, ogni tanto, era Seishiro a guardare nella sua direzione e a soffermarsi un istante ad osservarlo.

Ispezionata per bene l’ultima fila di quello scaffale, il ragazzo più alto iniziò a controllare quelli del ripiano inferiore: c’erano parecchi libri di magia, lì, ma non sapendo il titolo esatto di quello richiesto da Yuuko, decise di prendere tutti quelli che avevano attinenza con le maledizioni ed i contro-incantesimi e portarli giù, in modo da appuntarsi i loro titoli e chiedere delucidazioni. Ne aveva raccolti un bel po’, ed iniziavano a dargli fastidio, quando si accorse che Subaru era là sotto la scala e l’osservava imbarazzato – Posso… posso aiutarti? Almeno per tenere i libri…

Si accorse troppo tardi di essersi sbilanciato.

Mentre porgeva un volume al ragazzo con una mano, la pila che teneva con l’altra si inclinò pericolosamente verso il vuoto: istintivamente sollevò il braccio per tenere contro di sé i libri, tanto che lo spigolo del volume più in alto, per sua sfortuna fornito di angolari in metallo, gli strusciò dolorosamente un lato del collo, esattamente mentre il piede destro perdeva la presa sul piolo e, senza troppi complimenti, lo faceva rovinare a terra.

– Seishiro-san!

– Sono ancora vivo – mugugnò scocciatissimo sotto un’ondata di polvere, sollevata contemporaneamente dal tappeto e dai libri, tossendo nervosamente. Che figura di… Cercò di salvare la dignità riammonticchiando i libri e usando la scala rovesciata per rimettersi in piedi: gli facevano male le ginocchia e i gomiti, ma i vestiti non erano strappati: aveva combinato un gran bel casino. Subaru, dopo il primo momento in cui lo aveva osservato con gli occhi sbarrati dalla preoccupazione e le mani sul viso, si chinò per aiutarlo.

Lo guardò ansiosamente e poi, di colpo, iniziò a tremare.

– Via, Subaru-kun – lo rimproverò gentilmente – Non mi sono rotto niente, non è il caso di fare quell’espressione.

Ma lo sguardo del ragazzo era troppo fisso ed il verde dei suoi occhi iniziò a schiarirsi, assumendo tonalità verdastre, più simili alla giada che allo smeraldo; Seishiro si accorse di avere qualcosa di caldo e liquido che scivolava giù, lungo un lato del collo, e si portò istintivamente la mano sul punto che lo spigolo di quel dannato libro aveva graffiato, ben più a fondo del previsto, e ritrasse le dita sporche di sangue.

– Subaru-kun…?


Su Ao3
Archivio recensioni


Credits & disclaimer

Phantasma © di Michiru, dal 7 gennaio 2007
Tutte le fanfictions ed alcuni dei banner che troverete qui sono © di Michiru, le canzoni, le citazioni ed i personaggi appartengono invece ai rispettivi autori. E' assolutamente vietato prelevare qualunque cosa da questo sito senza mio esplicito permesso. Sito non a scopo di lucro.
Layout © Juuhachi Go
Patterns © Photoshop Stock