Long Way Home ~ Capitolo 42: Arrivi e gelosia

Mezza Tabella Maledetta TRC Seishiro, 37. Gelosia

L’espressione di Kamui era impagabile: si aspettava di trovare suo fratello distrutto e in lacrime, poteva supporre Seishiro, a giudicare dall’espressione quasi offesa con cui, invece, guardava Subaru-kun felice e sorridente. 
– Non ti aspettavo così presto, Fu-chan. Sapevo che mi avresti trovato… Ma non pensavo ti saresti portato dietro compagnia – aveva concluso, scoccando un’occhiata sarcastica al ragazzino che stringeva così fastidiosamente la mano di Subaru. Fu assolutamente divertente metterlo praticamente in fuga con due parole: che scappasse, quel moccioso, e lontano, da lui e da ciò che ormai considerava suo di diritto. Aveva penato per dei mesi per ottenere quel che aveva adesso, sudato per ogni singolo bacio, per ogni sorriso: era fuori da ogni logica che quel ragazzino isterico, solo per un vincolo di sangue, pretendesse di portarsi via tutto ciò che aveva messo in piedi a fatica. 
Non si chiese perché Subaru-kun volesse tanto bene a Kamui, perché era evidente: non solo era suo fratello, ma anche un ragazzino terribilmente ragazzino; se avesse avuto la possibilità di volergli bene, avrebbe probabilmente anche lui avuto l’istinto di proteggerlo, di guidarlo, di tenerlo per mano come un bimbo, perché era evidente una differenza fondamentale tra i due gemelli: Subaru guardava il mondo come un luogo dove trovare un posto per sé e coloro che amava, Kamui come una minaccia dalla quale fuggire, rinchiudendosi in un bozzolo con la unica persona a cui volesse bene. 
Capiva razionalmente questo ragionamento, ma provava anche una sottile irritazione all’idea che una cosa del genere potesse minacciare il rapporto che aveva costruito con Subaru; Subaru-kun era la prima persona per la quale provasse un interesse così intenso, così duraturo, qualcosa capace di distoglierlo dal viaggiare, che era sempre stato la sola cosa che avesse desiderato da… da sempre. Non poteva andare storto qualcosa, no? Era impossibile. Eppure aveva visto una luce strana, negli occhi del suo vampiro, una tranquillità che non aveva che intravisto, qualche volta, fino a quel momento; provava un pizzicore strano, mentre si avviava verso la cucina, perché non avevano mai parlato della possibilità che Kamui li ritrovasse: certo, era sicuro che prima o poi sarebbe successo, ma non aveva calcolato la possibilità che Subaru-kun potesse decidere di seguire suo fratello.


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