Long Way Home ~ Capitolo 34: Un sorriso, finalmente
Persino il modo di mordere di Subaru era gentile, pensò Seishiro, così delicato da non far quasi male; ricordava la prima volta che se l’era sentito così addosso, le labbra contro il collo e le mani sulle spalle, ma la situazione gli risultava decisamente più piacevole in quel momento, nella cucina illuminata solo dalla luce del camino, arredata con mobili da poco, un po’ scalcinati, e i vestiti ancora umidi di neve.
Il ragazzo si staccò da lui, guardando imbarazzato altrove, verso il chiarore rossastro del focolare che si andava via via spegnendo: Seishiro gli sollevò gentilmente il volto e posò le labbra sulle sue, sentendo il sapore del suo sangue; sentì Subaru irrigidirsi e si allontanò, accarezzandogli una guancia – Cosa c’è?
– N-niente – sussurrò; anche in quella penombra, però, Seishiro poté vedere che sorrideva, come non lo aveva mai visto fare fino a quel momento, nemmeno nei giorni lontani nella biblioteca del mondo sperduto in cui si erano conosciuti, nemmeno quando parlava di suo fratello.
Si chinò a baciarlo di nuovo e, stavolta, sentì Subaru appoggiarsi leggermente a lui, stringendogli la stoffa del vestito con le dita intirizzite; ma soprattutto, premendo le labbra contro le sue, poté sentire che sorrideva ancora.
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