Long Way Home ~ Capitolo 32: Fame
– Fame? – chiese Seishiro, incredulo.
L’altro ragazzo arrossì furiosamente, allontanandosi di qualche passo – Sì…
– Fame? – ripeté lui, divertito.
– Sono… è da un sacco di tempo che non mangio – farfugliò Subaru, sentendosi preso in giro – E non voglio starti troppo vicino.
– Oh – ghignò Seishiro – Quindi, se ti tengo così – lo strinse tra le braccia – Che succede?
Non recepì la risposta del ragazzo perché, per la prima volta da mesi, lo aveva davvero vicino e poteva sentire l’odore della sua pelle… e si accorse di cosa volesse dire “avere fame”: sentiva come un fuoco nei canini e le sue percezioni centuplicate; si chiese come potesse trattenersi Subaru in quelle condizioni e capì che doveva essere davvero molto più vecchio di lui per dominarsi così bene.
Spinse il capo nell’incavo del collo dell’altro, ignorando le sue proteste, e gli sembrò che l’odore dolciastro della sua pelle lo intossicasse, avvelenandogli la mente ed i sensi.
Risalì con le labbra a sfiorargli un orecchio, spostando i ciuffi che lo intralciavano con il naso – Puoi mordermi, se vuoi.
– Seishiro-san… lasciami, ti prego.
– No, dico sul serio – rispose, sfiorandogli il collo, proprio sotto il mento, con la bocca – Ma solo a patto che poi ti lasci mordere da me.
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