Long Way Home ~ Capitolo 28: Lume di candela
Appena calava il sole, rimanevano soltanto le candele a rischiarare la casa. Per motivi di comodità, il maggior numero era stato disposto in cucina (Subaru sembrava aver già l’allarmante capacità di far pasticci con la piena luce del giorno, figurarsi nella semi-oscurità di una manciata di candele!), con il risultato che, anche grazie al fuoco del camino, quella diventava la stanza più calda e luminosa della casa.
A Seishiro ricordava un po’ (pochissimo) la sua vecchia casa quando saltava la corrente d’inverno, perciò la situazione non lo disturbava particolarmente; si respirava anche un’aria di gradevole intimità, nel buio rischiarato soltanto dalla luce delle candele, come una piccola oasi di calore nell’oscurità, e la cosa gli riusciva altrettanto gradita.
Peccato che Subaru, invece, sembrava temerla come un gatto fa con l’acqua: appena finita la cena, si spostava silenziosamente verso il salotto, nel tentativo (quasi disperato) di guadagnare il più in fretta possibile la sua camera da letto; Seishiro lo lasciava fare senza sapere cosa dire, anche perché l’irritazione lasciava poco spazio alla diplomazia che gli sarebbe occorsa per affrontare la questione. Si limitava a riordinare la stanza, aggiungere sufficiente legna al fuoco per la stufa ed il camino, e poi spegneva tutto.
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