Long Way Home ~ Capitolo 18: Un nuovo desiderio

Mezza Tabella Maledetta TRC Seishiro, 44. Desiderio

– Strega!

L’immagine di Yuuko, abbigliata di un fastoso kimono dai bordi di pizzo elaborato, comparve nello specchio; lo squadrò per un istante, come se sapesse e volesse esaminare la trasformazione che aveva subito – Dimmi, Seishiro.

– Ho trovato il tuo libro – disse, mostrandole il volume, proprio quello che gli aveva ferito il collo poco prima.

– Me ne compiaccio.

– E ho un nuovo desiderio.

La donna schiuse le labbra per parlare, ma poi si limitò ad un sorriso furbo – Abbiamo un contratto di lavoro, mi pare.

– Hai detto che, per viaggiare autonomamente per i mondi, avrei dovuto pagare un prezzo molto alto – rispose lui, senza scomporsi – Bene, adesso sono disposto a pagare.

– Oh – rispose lei, fintamente sorpresa. Seishiro amò il fatto che non avesse fatto alcuna domanda in merito, probabilmente perché già conosceva tutte le risposte; in un turbinio di luce, il ragazzo si trovò di fronte alla donna, di nuovo nel mondo di lei. La Strega l’osservò silenziosamente – Posso concederti il potere di viaggiare autonomamente tra i mondi, ma solo per un numero limitato di volte.

– D’accordo.

Yuuko lo guardò ancora – In cambio, dovrai darmi il tuo occhio destro.

Il ragazzo esitò un istante; le sue percezioni sensoriali, in fondo, si erano rafforzate di molto, ed avrebbe potuto sopperire alla mancanza di un occhio, probabilmente – D’accordo.

La donna sorrise, in un modo stranamente malinconico, quasi materno – E sia.

 

~*~

 

Seishiro si sfiorò la guancia destra, provando un leggero senso di vertigine; poté sentire i suoi sensi sul lato cieco rafforzare le loro percezioni, dandogli un vago senso di equilibrio: sì, avrebbe imparato a combattere anche in quel modo.

– Ti ringrazio – disse.

La Strega sorrise ancora in quel suo modo strano.

– Perché mi guardi così? – chiese.

– Finora non mi avevi mai ringraziata.

– Davvero? – domandò sorpreso.

– Le cose stanno cambiando – rispose la donna con un sorriso – Ma la strada è lunga e non sarà facile.

Stavolta fu Seishiro a sorridere, il solito vecchio ghigno da bastardo – Come se questo potesse fermarmi.

La donna scoppiò a ridere, divertita – Già, chiedere di te sarà un passatempo discretamente piacevole! – poi, con un luccichio che Seishiro ben conosceva negli occhi – Il mio libro, prego.

Solo in quel momento il ragazzo si ricordò che avrebbe dovuto consegnare tutti gli oggetti che, fino a quel momento, avevano facilitato le sue ricerche: come avrebbe potuto muoversi, tra i mondi, senza l’auricolare e gli occhiali?

Yuuko sorrise ed estrasse, da una delle ampie maniche del kimono, una minuscola boccetta di cristallo – Come vedi, bastano poche gocce per riempirla.

– Vuoi il mio sangue?

– E tu vuoi tenere quegli oggetti? – rispose lei con un ghigno furbo.

– Sei la migliore affarista che abbia mai incontrato, Yuuko-san – rise lui, divertito.

– Ovvio: sono la migliore di tutti i mondi!

– La solita arrogante… – sospirò lui, ferendosi un dito con uno degli angoli di ferro del libro che teneva in mano: la ferita si chiuse all’istante; guardò sorpreso la donna e lei ghignò.

– Adesso capisci perché il tuo sangue basta a pagare oggetti così preziosi?

Con un sorriso furbo, il ragazzo si procurò una ferita più ampia e riempì la boccetta prima che l’ultimo lembo di pelle si richiudesse, pallido e liscio come se nulla l’avesse mai sfiorato: porse il liquido di uno scarlatto brillante alla Strega, che lo infilò di nuovo nella manica del suo kimono – Il tuo libro – aggiunse poi, porgendole l’oggetto che aveva dato il via a tutta quella vicenda. Appena le dita di lei si posarono sulla pelle rovinata dagli anni del volume per prenderlo, lui lo trattenne un istante ancora – Dentro c’è una lettera. Consegnala a lui, quando lo vedrai.

– Cosa ti fa pensare che tuo fratello passerà di qui? – chiese lei con un sorriso che significava che, invece, lo sapeva benissimo.

Seishiro sorrise felice, prima che una luce abbagliante si sprigionasse dal suo occhio destro, al centro del quale brillava un circolo magico – Perché Fu-chan è mio fratello.

Detto ciò, sparì.

La Strega delle Dimensioni guardò sorridendo il punto in cui il corpo del ragazzo si era dissolto – E così, alla fine, il Cacciatore ha trovato la sua Preda…


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