E' tutta questione di nomi... e di "morti"!

Bingo_italia, 55. Ritorno a casa

Remus J. Lupin quel giorno era stanco.
Aveva corso tutto il giorno per il Ministero, era debole per i postumi dell’ultimo plenilunio e l’unica cosa che desiderava era tornare a casa dai suoi cari e spalmarsi sul divano con Teddy mentre Sirius carbonizzava qualcosa per cena. Non che non si impegnasse, ma si ostinava a tentare ricette al di fuori della sua portata e gli esiti erano drammatici; ma in fondo lo amava comunque.
– Sono a casa – rantolò appena guadagnata la soglia e spalancato il portone.
Teddy gli corse incontro festante, profumato di sapone, un adorabile fagottino di tre ann…
– Mamma!
Remus fissò sconvolto il figlio – No, tesoro. Papà.
– No – rispose il piccolo – Teddy – si indicò – Papà – proseguì puntando l’innocente ditino verso un ghignante Sirius Black – E mamma – concluse, fissando sorridente il padre.
– No, tesoro – ripeté lentamente Remus con un sorriso da ghiacciare il sangue – Papà, Teddy – scandì lentamente, indicando se stesso ed il bimbo – E Morto – concluse, lanciando uno sguardo omicida all’uomo in fondo alla stanza.
– Morto? – chiese il figlio, senza capire.
– Morto – confermò il padre; poi, alzandosi – Dobbiamo parlare, Sirius!
– Quando smetterai di chiamarmi Morto! – gemette Black, correndo in cucina in lacrime come una damina da romanzo ottocentesco.


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