Stairway to Heaven ~ Epilogo: Dove il Male è diventato Il Bene, ma ci siamo affezionati a chiamarlo così

Nightbird sopravvisse all’interrogatorio di Burt Hummel: malamente, a prezzo di immane terrore, con Kurt che alternativamente gli teneva una mano e medicava le ferite, mentre Cooper tentava di ingozzarlo con le pepite di pollo fritte del McDonalds che era corso a recuperare appena sentito la coinquilina di Kurt, Rachel, delirare che avrebbe preparato la sua straordinaria Cotoletta di Seitan con contorno di verdure bollite delle Feste per rimettere in senso il loro Eroe (era un calumet della pace, visto che quello lì era anche l’assassino della sua eterna cotta, Metroman: ma quando aveva capito che era la stessa persona di cui il suo migliore amico era innamorato perso da un pezzo, aveva avuto un’infanzia da far piangere tutte le eroine dei romanzi sfigati per giovinette dell’Ottocento e li aveva appena salvati da Titan, decise di chiudere un occhio).

Dopo avergli fatto riepilogare la storia della sua vita ed averlo terrorizzato come neppure Titan era riuscito a fare, Burt ebbe pietà di quel povero disgraziato e gli concesse di dormire – assieme a lui, nel letto di Kurt, che venne spedito in camera di Rachel e ce la mise tutta per nascondere la sua titubanza.

Cooper si arrangiò sul divano e, prima di andare in stand-by, si disse che finalmente il suo scricciolo era al sicuro e che forse aveva completato il suo compito.

 

~*~

 

Nightbird venne eletto nuovo Protettore di Metrocity a furor di popolo durante una fastosa cerimonia presieduta da un preoccupato sindaco Figgins una settimana dopo: quello che era stato il museo di Metroman venne modificato ed ampliato per accogliere cimeli e testi anche sul nuovo Eroe e, da allora, la Capitale conobbe la tranquillità.

Colui che per decenni aveva terrorizzato tutti col suo mantello nero e blu si adoperò in ciò che a quanto sembrava gli riusciva meglio: aiutare nella ricostruzione.

E, se mai avesse avuto dubbi sulla sua capacità di riuscirci, questi gli vennero strappati proprio mentre era sul palco provvisorio allestito per la cerimonia quando, guardando giù nella folla immensa e terrorizzante ai suoi piedi, non riconobbe un colosso con i ricci scuri e le labbra scarlatte, che di femminile aveva ben poco, e che tentava di tenere a bada il fiume di lacrime che le inondava le guance: miss Beiste, reduce da un matrimonio infelice, era tornata a Metrocity per riprendere il suo lavoro di assistente sociale e cosa al mondo poteva offrirle un benvenuto migliore che il suo protetto del cuore che, dalla cella di un carcere, era passato al ruolo di Eroe della città? Nightbird si gettò giù dal palco e venne inghiottito dall’abbraccio della donna e i due erano così esaltati ed emozionati che a Kurt ci vollero ore per farsi riepilogare tutta la faccenda, dopo – e a rendersi conto che non se lo sarebbe mai aspettato, ma probabilmente aveva guadagnato una suocera che lo adorava (e che lo soffocò in un abbraccio spaccaossa al momento dei saluti, raccomandandogli di avere cura del suo bambino).

Kurt ebbe una promozione nel suo lavoro di reporter grazie al servizio speciale che riuscì a strappare a Nightbird in cambio della promessa di un appuntamento serio – in borghese purtroppo no, perché tutta la città aveva ben chiaro la natura del loro rapporto (tra lamentele dei benpensanti e insperati gruppi di sostegno), ma lui non avrebbe mai ammesso di aver scoperto un preoccupante kink per la divisa nera e blu del suo ragazzo.

Cooper iniziò un corso di recitazione, ma lo abbandonò poco tempo dopo perché aveva passato la selezione per il ruolo dell’ennesimo amante di Brooke Logan in Beautiful – e dal modo in cui Coop aveva fissato regista e sceneggiatore, stretto loro la mano e affermato “Ma non temete, non sarò mai un ostacolo al Vero Amore tra Brooke e Ridge”, loro avevano capito di aver trovato un futuro membro fisso del cast da lì fino alla fine dei tempi.

Titan venne processato, condannato ad una sequela di ergastoli, ma chiese ed ottenne di prendere parte ad un programma di riabilitazione carceraria per rendere un servizio alla comunità anche da dietro le sbarre.

Rachel pianse la dipartita di Metroman finché una sera Kurt e Nightbird non la portarono al primo concerto live di un tale MusicMan, dal quale loro uscirono con i timpani sanguinanti e lei con il cuore gonfio di un nuovo amore.

 

~*~

 

Insomma, la vita riprese i suoi binari.

Nel giro di un anno, Kurt venne dolcemente e fermamente messo alla porta da Rachel, che delirava di aver bisogno dei suoi spazi (suoi e di Finn, per l’esattezza), e così non dovette inventare chissà quali scuse per giustificare la notizia dell’acquisto di un appartamento, appartamento che tra l’altro era già stato comprato da mesi ed era ormai quasi del tutto arredato: non era una penthouse all’ultimo piano di un grattacielo nel centro, ma un tre camere, cucina, salotto e studio (pace, a lui serviva spazio per il tavolo da disegno, i manichini ed i campionari di stoffe, Nightbird avrebbe continuato a tenere gli attrezzi per allenarsi nel suo covo segreto) che affacciava su uno dei parchi pubblici – erano state le uniche richieste di Nightbird, che fosse vicino ad un giardino e che avesse delle finestre enormi per guardare fuori.

– Avremo una televisione, sai? – aveva obbiettato Kurt.

– ... È che non ho mai avuto una finestra tutta mia – aveva risposto Nightbird, fissandolo con occhi lucidi.

Doveva essere per quello che, come aveva commentato Cooper, ‘sta casa ha più finestre che muri. Voi due non state bene.

Ma a loro andava bene così (e poi Kurt aveva sempre adorato le tende, erano uno straordinario e raffinato sistema di arredamento – anche perché convivere per quasi due anni in una specie di magazzino fatiscente senza muri, in cui la sola speranza di privacy era rappresentata da tendaggi artisticamente disposti, lo aveva trasformato in uno specialista di interior design tendifero).

Le due stanze in più rimasero vuote ancora per qualche anno, occupate saltuariamente dagli attrezzi per allenarsi di Nightbird, da Burt e Carole o Cooper in visita, o da Finn, cacciato fuori casa da Rachel ad ogni minimo accenno di lite, o stipate di roba che i padroni di casa non sapevano bene dove collocare.

Si riempirono poi di due fiocchi rosa ed uno blu, come aveva sempre sognato Kurt, con l’ausilio indiretto di Santana e Quinn (due delle amiche delle superiori il cui rapporto con Kurt, usciti dai corridoi del McKinley, si era rafforzato anziché perdersi) e da allora non ci fu verso di non ritrovarsi ad ogni festa la casa invasa da loro e dai tre nonni più deliranti d’amore che si fossero mai visti.

Kurt riuscì ad entrare nella redazione di Vogue, come aveva sempre sognato (mentre continuava a rimuginare sulla sua prima collezione da stilista indipendente, ovviamente), Nightbird continuò a vivere nei panni dell’Eroe e si accorse che in fondo avrebbe dovuto fare quello dall’inizio, perché gli veniva bene come poche altre cose: a volte, quando rientrava e trovava Kurt isterico per il troppo caffè e le scadenze che si erano affastellate alle porte, quando si sentiva le ossa rotte e avrebbe voluto una licenza per percuotere Figgins con la statua della giustizia che teneva nel suo ufficio di sindaco, quando vedeva Cooper in televisione vivere e lavorare in un mondo assurdo che sembrava essere ritagliato appositamente per lui, quando si trovava a rigirarsi sul divano del salotto (perché quando litigavano il divano toccava sempre a lui) e, nel buio rischiarato dalla luce dei lampioni che filtrava dalle finestre, vedeva puntualmente arrivare Kurt con gli occhi rossi sul volto orgoglioso e finivano per dormire entrambi là sopra, avvolti nel suo mantello, si diceva che avrebbe rifatto tutto. Credere di essere il Male, sbagliare e prendere calci per anni, magari giusto evitare di mollare i poteri di Metroman al primo tizio di passaggio, ma avrebbe rifatto tutto: perché, se è vero che solo gli imprevisti sono la garanzia di un viaggio straordinario, non poteva che ringraziare ciascuno di loro per averlo spinto sulla strada su cui era infine capitato.

E che era quella giusta e che, lo sentiva, non avrebbe mai più perso di vista.

 


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Su Ao3


... ed è fatta.
Rilassatevi, ché il discorso strappalacrime l'ho fatto già all'inizio e quindi ora potete risparmiarvelo XD
Solo due parole per dire grazie: a chi l'ha seguita in corso di stesura (ed è stato qualcosa di drammatico, credo), a chi l'ha letta e a chi è riuscito a farsi anche solo un decimo delle risate che mi sono fatta io (perché la scena del duello finale, che se non conoscete questo film avete perso ed è una delle cose più "OMMIODDIO CAPOLAVORO *O*" della storia dell'animazione, e potete darle un'occhiata qui: ha quasi rischiato di uccidermi mentre la scrivevo).
E' stato un bel viaggio ❤ che avrà un sequel cretino quando mi riuscirà di finirlo, quindi, se il vostro cuore non riesce a concepire l'idea di separarsi da Cooper o Nightbird, li rivedrete XD



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